Conte Filippo di Carpegna
Nacque a Segovia il 18 maggio 1813 da una delle famiglie italiane di più antica tradizione storica. Suddito devoto di Pio IX, il 20 maggio 1848 combatte a Vicenza contro gli Austriaci come ufficiale del 2° battaglione della 3a Legione Romana. Il 10 giugno 1848, morto il comandante del battaglione gli succedeva, opponendosi strenuamente al nemico resistendo fino all’ultimo coi difensori di Monte Berico. Il 28 luglio 1856 entrò col grado di tenente nello Stato Maggiore Generale dell’esercito pontificio; il 27 dicembre 1859 venne nominato capitano. A Castelfidardo, quale aiutante del de Pimodan fece parte degli ufficiali che eroicamente e strenuamente si batterono seguendo l’esempio del loro comandante; venne promosso al grado di maggiore il 26 gennaio 1861; tenente colonnello il 21 gennaio 1866. Nel 1867 ricopriva le funzioni di Direttore del Personale presso il Ministero delle Armi. Nella giornata di Mentana seguì volontariamente la colonna che si disponeva alla battaglia prestandosi come ufficiale di Stato Maggiore, meritando di essere citato dal gen. Kanzler nel suo rapporto al Pontefice.
Ne11870 su proposta del Ministero delle Armi, venne nominato Direttore del servizio della gendarmeria, fanteria, cavalleria presso il Ministero (divisione I) e la mattina del 20 settembre, dopo l’ingresso delle truppe italiane in Roma, verrà scelto dal Generale Kanzler quale latore di una proposta di capitolazione da consegnarsi al generale Cadorna. Fedele al suo Sovrano, rifiuterà le ripetute proposte di entrare a far parte dell’esercito italiano. Si spense a Roma il 7 febbraio 1890.
II tenente colonnello Filippo di Carpegna portava le insegne di commendatore dell’Ordine di S. Gregorio Magno e di cavaliere dell’Ordine di S. Silvestro. Era decorato delle medaglie Pro Petri Sede e Fidei et Virtuti.