Organo Nacchini
Notevole è l’organo di origine settecentesca di cui Marco Fratti scrive, nella relazione finale, dopo il suo ultimo restauro:
Costruito dall’organaro veneto Pietro Nacchini, proviene dal vicino paese di Monte San Vito, come documentano le scritte originali “Monte S. Vito” vergate a china dal costruttore sulle tavole delle catenacciature, sul somiere e in altre parti dello strumento. Collocato attualmente in cantoria soprala porta di ingresso, è racchiuso in un’elegante cassa lignea addossata alla parete della controfacciata, decorata con laccatura policroma e festoni ai lati delle paraste.
Le caratteristiche dello strumento originale erano le seguenti: prospetto costituito da 23 canne in stagno del Principale disposte a cuspide con ali laterali, piedi allineati e labbro superiore a scudo. La canna maggiore corrisponde al SOL1. Anteriormente sono collocati i Tromboncini Bassi e Soprani. Canne di prospetto e Tromboncini sono collocati su apposito zoccolo rialzato costruito in legno di noce. La Tastiera ha 45 tasti (Do1 – Do5) con prima ottava corta. La Pedaliera ha 17 pedali (Do1 – Sol2), “a leggio”, costantemente unita alla tastiera.
Alla seconda ottava suonano i primi quattro tasti cromatici mentre i diatonici da Do2 a Sol2 sono collegati meccanicamente al ventilabro dell’ottava inferiore. L’ultimo pedale aziona il Tamburo. La Registrazione è costituita da 17 pomelli a tiro posti in colonna a destra della tastiera corrispondente ai seguenti registri (i numeri tra parentisi indicano la posizione del registro sul somiere a partire dalla facciata):
(3) Principale Bassi (da Do1 a Fa1 in legno sempre inserite, da Sol1 in facciata)
(4)Principale Soprani
(6) Ottava (da Do1 a Fa1 in legno)
(9) Quintadecima
(10) Decimanona (rit. Fa4)
(11) Vigesimaseconda (rit. Do4)
(12) Vigesimasesta (rit. Fa3 e 4)
(13) Vigesimanona (rit. Do3 e 4)
(14) Trigesimaterza (da Do1 a Fa2)
(15) Trigesimasesta (da Do1 a Do2)
Contrabbassi (16′ aperti, Do1 a Si1 più i primi 4 cromatici della seconda ottava)
(5) Voce Umana (da Re3, calante)
(8) Flauto in Duodecima (a cuspide da Do1 a Do5)
(7) Cornetta (a cuspide, da Re3)
(2) Tromboncini Bassi
(1) Tromboncini Soprani
Tamburo
Tirapieno a manovella 12 canne di Contrabbasso: 8 canne per la prima ottava più i primi quattro cromatici della seconda.
Somiere maestro a tiro con 15 stecche e 45 ventilabri, costruito in noce. Sul pavimento della secreta sono collocati i 4 ventilabri per le prime canne del principale che sono quindi sempre inserite.
Somiere per i contrabbassi, collocato sul fondo della cassa, con disposizione delle canne ad ala, costruito in larice e abete, con 15 ventilabri di cui 3 azionati simultaneamente sulle canne La1 – Sib1 – Si1 per il tamburo all’ultimo pedale.
Impianto di alimentazione costituito da due mantici a cuneo sollevabili mediante corde e carrucole, installati all’esterno della cassa sul lato sinistro.
Lo strumento venne forse trasferito nella collocazione attuale con ogni probabilità dagli organari Odoardo e Alceste Cioccolani di Cingoli nel 1887, circa venti anni dopo la costruzione della chiesa. Sul corpo del Sol1 dell’ottava si legge infatti: “Odoardo ed Alceste (figlio) Cioccolani da Cingoli Restaurarono in agosto 1887”
Nel 1908 Alceste Cioccolani restaurerà di nuovo l’organo, lasciandone memoria scritta sempre sul corpo del Sol1 dell’ottava: “Di nuovo restaurato da Alceste nel giugno 1908”
Nel 1921 l’organo subì un nuovo restauro ad opera di Cerilli Ercole e Antonio. Tale intervento è documentato da due scritte graffite sui corpi del La1 e del Sib1 dell’ottava. Sul La1 si legge: “Restaurato nell’anno 1921 da Cerilli Ercole e Antonio (nepote) Fabbricanti d’organi …… per la somma di lire 65”
Probabilmente fu in occasione di questi tre interventi che lo strumento subì alcune rilevanti modifiche e manomissioni. Senza la conferma di documenti d’archivio è al momento difficile stabilire quale intervento risalga al 1887, quale al 1908 ed infine al 1921, essendo quelli tempi in cui gli strumenti meccanici classici venivano “modernizzati” per adattarli al gusto musicale corrente e nell’intento, vano, di migliorarne le prestazioni foniche e meccaniche. In questo caso gli interventi di riforma furono i seguenti:
- Eliminazione dell’originale tastiera dotata di 45 tasti con estensione da Do1 a Do5 e prima ottava corta, sostituita da una tastiera con 49 tasti quindi con estensione da Do1 a Do5 con prima ottava cromatica
- Aggiunta di una piccola catenacciatura per richiamare i primi quattro cromatici dalla seconda ottava alla prima
- Sostituzione delle canne originali della Trigesimasesta (13 canne da Do1 a Do2) con canne di ripiego di fattura industriale
- Trasformazione del registro di Voce Umana in un Flauto in Ottava Soprani tagliando a metà i corpi delle canne
- Rifacimento parziale o totale di tutta la tiranteria originale