Selva di Castelfidardo 2006
L’evento bellico del settembre 1860 interessò una vasta area compresa tra otto comuni: Camerano, Castelfidardo, Loreto, Osimo, Numana, Porto Recanati, Recanati, Sirolo. Prendendo in considerazione solamente il momento dello scontro più cruento tra gli eserciti, si può dire che l’area della Battaglia coincide con l’attuale Selva di Castelfidardo. La stessa ricopre il versante nord del rilievo collinare detto Colle di Monte Oro, compreso tra 15-20 m di quota delle pendici basali fino alla sommità a quota 122 m s.l.m., dista circa 4 km dal Mare Adriatico e 8 km dal Monte Conero, ed è stata riconosciuta nel 1981 dalla Regione Marche come “Area Floristica Protetta” (Legge regionale n.52/1974). Oggi occupa una superficie di circa 36 ettari, mentre agli inizi del XVII secolo era estesa fino alla costa. In questa zona, rimasta quasi integra dal 1860, oltre all’Ossario-Sacrario dei caduti, sono ancora presenti le case coloniche che furono utilizzate come riferimento nelle planimetrie militari dell’epoca, i cippi descrittivi delle fasi di battaglia, la planimetria sullo spostamento dei due eserciti, le stradine che i soldati degli opposti eserciti percorsero nell’affannosa alternanza di attacchi e ritirate, prima della vittoria finale dei piemontesi.