Ioseph Louis Guérin
Nato a Sainte Pazanne, Loira Inferiore, Francia, il 5 aprile 1838, era chierico minore del seminario di Nantes quando, nell’agosto del 1860,accorre all’appello di Pio IX.
Lasciato l’abito ecclesiastico, si arruola nel corpo dei Tiragliatori Franco-Belgi. Dopo un breve addestramento a Roma, al precipitale degli eventi per l’invasione piemontese delle Marche e dell’Umbria, lascia Roma col suo battaglione e per Terni, Spoleto, Foligno e Loreto giunge a Castelfidardo il 17 settembre 1860. Partecipa tra i più animosi alla battaglia di Castelfidardo dove viene gravemente ferito, in località Crocette, da una palla ricevuta sul lato sinistro del petto. Creduto morto – così egli in una sua lettera ai parenti – viene spogliato di ogni suo avere, poi raccolto da una ambulanza e trasportato alla basilica di Loreto che funge da centro di raccolta dei feriti; fra questi troverà l’amico caporale Guillemin. (Il tenente Guillemin, scampato miracolosamente alla morte, perirà il 13 ottobre 1867 nell’attacco di Montelibrtti).
In seguito il Guérin è trasferito all’ospedale di Osimo dove muore il 30 ottobre successivo per cancrena; nonostante le assidue cure dei medici italiani e francesi. Dall’ospedale scrive ai genitori, ai parenti, ai superiori del Seminario numerose lettere di nobile rassegnazione, di conforto per quelli che lascerà, di perdono per i nemici, di fede nella grande causa per la quale immola volentieri la vita; possiamo considerare una di queste, indirizzata al proprio parroco, come un vero testamento spirituale: … me perire pro causa Religionis et Papae et vitam amoene et dulciter reliquisse. Consoletur parentes meos spe olim me vivendi in patria, terra est sordidissima, quando coelo comparatur. Orent pro me, et sic animo leventur. Eos multum multumque amo, et eos relinquo cum solo dolore non posse amplexari eos….
La salma venne imbalsamata e trasportata a Nantes per essere collocata nel cimitero del Seminario; la tomba divenne presto meta di assiduo pellegrinaggio e di miracolose guarigioni ottenute per sua intercessione.