Guardia nel servizio a piedi, 1801
Il cappello di feltro identico nella foggia a quello dell’Ufficiale si distingue, però, per il galloncino dorato semplice e più sottile e pel pennacchio fine, alto circa 2 centimetri, costituito di tante piccole penne, rosse in basso, gialle in alto. La casacca rosso scarlatta è soppannata celeste e, pur ripetendo la forma del figurino precedente, ha paramani, risvolti del petto e il collo di panno celeste guarniti soltanto di filetto d’oro; i bottoni sono dorati ed il corpetto è invariabilmente celeste con ornamenti d’oro. E’ visibile la cintura di cuoio nero, con piastrina metallica dorata, da cui pende la spada. Le tasche della casacca sono pure bordate d’oro. I calzoni celesti e i “coturni” in pelle nera e bordo rosso ripetono i capi del Tenente. Il moschetto, con guarnizioni in ottone, indica che questo Cavaliere svolge servizio a piedi, mentre in tenuta montata si serve, come gli Ufficiali, delle pistole a pietra. La Guardia “a cavallo” possiede la bardatura di cuoio nero con guarnizioni in metallo giallo, la sella con grandi arcioni e gualdrappa e coprifonde celesti bordate di gallone d’oro. Tipica delle Guardie e dei Cadetti la “bandoliera” o tracolla di panno celeste, delimitata e attraversata da galloni d’oro equidistanti a forma piramidale rovesciata, da cui pende, nella parte posteriore, la giberna.
Distinzioni gerarchiche del 1801